La Tabacalera, CSA a Madrid. Ancora sangue e violenza nella capitale spagnola.

Ci siete cascati, ammettetelo. Pensavate ad un articolo d’effetto. Di trovare conforto in un post che appoggiasse le vostre più nascoste idee sui centri sociali. O pensavate, chi invece mi conosce, che fossi impazzito. Lasciatemi sorridere.
Venerdì ho visitato un nuovo centro sociale autogestito a Madrid, la Tabacalera, situato in pienissimo centro, in un enorme edificio che un tempo fu fabbrica di trasformazione del tabacco. Dalle piante alle bocche.
Una parte importante della struttura, circa 80 mila metri quadrati, è stata ceduta dal Ministero della Cultura spagnolo ad una serie di collettivi della capitale spagnola per realizzare il più grande centro sociale autogestito in Spagna. Un giorno questo edificio diventerà il nuovo museo di arti visive di Madrid ma i tempi della burocrazia e per raccogliere i fondi sono lunghi, perchè allora non sperimentare? Il governo socialista, non senza il consenso della giunta cittadina, che è di centro-destra, non ha fatto certamente una brutta scelta.

Una volta dentro la struttura sono rimasto impressionato dagli spazi enormi e dall’atmosfera creativa: sembrava di essere a Berlino. Il concetto è semplice: il csa non è altro che una gigantesca banca del tempo. Vuoi partecipare ad un corso di percussioni o scrittura creativa? Un corso di lingua o di informatica? Non devi pagare nulla ma devi mettere la tua esperienza a disposizione di tutti, organizzando tu un corso o uno stage, o semplicemente pulendo un corridoio o, perchè no, un bagno.

Dopo un’oretta di perlustrazione, quando oramai pensavo di aver visto  tutto, mi sono trovato davanti a questo.  Buona visione, romanticoni che non siete altro.

Avevo detto sangue e violenza. Sangue quello che scorre nelle vene di chi ha ideato tutto ciò, violenza nelle loro idee. Perchè ce ne vogliono di stimoli mentali, anche violenti nella loro forza, per creare qualcosa del genere.
Chiedo scusa per la qualità del video ma se qualcuno mi regalasse un Android farei qualcosa di meglio :-).

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4 thoughts on “La Tabacalera, CSA a Madrid. Ancora sangue e violenza nella capitale spagnola.

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  • anche io ci sono stata, e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla quantità di gente che faceva cose diverse senza creare nessun tipo di disordine e di caos. nel giardino c’è anche un piccolo orto, molto razionale, e mi ero informata per comprare qualche verdura ma mi è stato detto che per godere di questi frutti metropolitani bisogna partecipare alla coltivazione. cooperazione. mi piace!

    • No…..mi dispiace deludere l’inventore di questa “amabile trappola per curiosi desiderosi di violenza”: io stavo appunto cercando come si chiamano le banche del tempo in Spagna. Avevo trovato una sigla (TROCA, per la precisione) e volevo sapere cosa significasse questo acronimo. In Italia le banche del tempo sono circa 300 a quanto pare …..ed in Spagna? Potrebbe gentilmente l’Autore di questo annuncio informarmi su quanto io desideravo sapere? Sarei anche intenzionato ad aprire una specie discambio culturale in quanto sono Presidente dell’Associazione Culturale e Banca del Tempo “A Muràmi” (Catania-Sicilia).
      Grazie per l’attenzione e….un messaggio: “non bisogna mai generalizzare”.
      Franco Costa

      • Ciao Franco! Ma io non generalizzo! Gioco con chi lo fa invece senza pensarci, come si nota dai titoli di qualche mio post.

        In Spagna le banche del tempo sono circa 200, ecco una mappa di google con tutti gli indirizzi ed i contatti http://www.google.com/maps/ms?ie=UTF8&msa=0&msid=100682781482325950514.00047e05cbd4ac3d080be&ll=35.887946,-6.002698&spn=15.546948,20.54117&source=embed

        Troca troca…. Trueque! Significa baratto, do ut des, concetto affine alle banche del tempo, do il mio tempo in cambio del tuo, vabbè, non mi metto a spiegarlo a te che sarai sicuro più esperto di me!

        la Tabacalera, caro Franco, è una banca del tempo “in potenza” ossia non è per nulla organizzata come vera banca del tempo, si parla di relazioni sociali che si formano tra chi la frequenta e che si sente obbligato a partecipare ed ad apportare le proprie competenze e la voglia di fare. Ma non è qualcosa di istituzionalizzato come una vera banca del tempo, prima di tutto non ha un registro.

        Spero di averti aiutato Franco, ti lascio con un link! http://www.vivirsinempleo.org/

        saludos!

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