Pochi giorni fa mi hanno fatto conoscere una cosa bella: un plugin di WordPress dedicato alle Amministrazioni Pubbliche (realizzato da Marco Milesi), riguardante il riordino della disciplina degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, in attuazione dell’art. 1, comma 35, della legge n. 190/2012 (ai sensi del D.lgs. n. 33 del 14/03/2013).
Uscendo dal burocratese, le pubbliche amministrazioni (Comuni, scuole, enti pubblici, ministeri…) devono dedicare alla trasparenza una sezione specifica all’interno del loro portale. Nulla di nuovissimo, ma il decreto di marzo cambia un poco le carte in tavola, definendo 56 tipologie di informazioni che devono essere disponibili, comprensibili e aperte. Tutto ciò per garantire il diritto di accesso civico: io cittadino devo sapere cosa combina la mia amministrazione, chi ci lavora, quanto e come spende il denaro pubblico….
Ogni amministrazione ha l’obbligo di elaborare dei piani triennali per la trasparenza e deve garantire la permanenza online dei documenti pubblicati per almeno 5 anni. La mancata o incompleta comunicazione delle informazioni sulla trasparenza può portare anche ad una sanzione a carico del soggetto che si è rifiutato di comunicare i dati in oggetto (“Perché devo rendere pubblico il mio CV o quanto mi pagano?”) o del soggetto negligente responsabile della sezione “Amministrazione trasparente”.
Tutto questo nel mondo fantastico e meraviglioso popolato da un’opinione pubblica curiosa, che controlla dal basso, che spulcia nelle carte o nei portali del proprio Comune, che pretende – atti alla mano – di essere informata sulla destinazione delle proprie tasse e che denuncia a gran voce la mancanza di trasparenza. Un mondo meraviglioso che vede in Opencoesione solo un antipasto della voglia di partecipazione e controllo dal basso.
Come creare la sezione “Amministrazione trasparente”
Tornando sul tema del post, questo plugin non fa altro che creare un elenco cliccabile delle 56 informazioni “open”, accompagnate dagli articoli del relativo Decreto Legislativo. Una volta creata la sezione, sarà compito delle singole amministrazioni compilare le singole voci con le informazioni necessarie. Può sembrare poco ma, credetemi, questo plugin risolve uno dei problemi principali nella gestione dei portali delle PA: la carenza di personale qualificato – ed a costo zero – alla “creazione” di nuove sezioni o funzioni. Questo plugin abbatte una delle barriere (o delle scuse) principali verso il raggiungimento di una capillare trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
Come funziona il plugin “Amministrazione trasparente”
Il plugin per WordPress “Amministrazione trasparente” crea l’elenco delle informazioni richieste dalla legge. Qui in basso lo screenshot, dal sito della CBL SpA. Cliccando su ogni singola voce si accede alla pagina dedicata e si ha accesso all’informazione richiesta.
[launch_button text=”Amministrazione trasparente: scarica il plugin per WordPress” url=”http://wordpress.org/plugins/amministrazione-trasparente/”]
L’elenco si può inserire in qualsiasi pagina di WordPress utilizzando un semplice shortcode, mentre i contenuti delle differenti voci vengono pubblicati direttamente dall’area amministrativa del portale (per chi mastica WordPress, lo sviluppatore ha creato per l’occasione un nuovo post type). Inserire il contenuto di ogni voce è semplice come scrivere qualsiasi altra notizia su WordPress: veloce ed intuitivo, con la possibilità di pubblicare immagini o allegare file.
[launch_button text=”Amministrazione trasparente: scarica il plugin per WordPress” url=”http://wordpress.org/plugins/amministrazione-trasparente/”]
No WordPress no trasparenza?
Il governo ha sviluppato un’applicativo gratuito per la pubblicazione dei dati obbligatori sulla trasparenza, e l’ha chiamato in maniera comprensibilissima Mipa. I dati sono ospitati e visibili sul portale della Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana. Le pubbliche amministrazioni interessate sono invitate a registrarsi al servizio, nominare un responsabile interno alla trasparenza e pubblicare tutte le informazioni richieste.
Amministrazione trasparente e prospettive
Rispettare i nuovi obblighi sulla trasparenza, con le pubblicazione delle informazioni relative alle 56 categorie di dati richieste, non è un’opera facile né veloce. Non appartiene al DNA di molte amministrazioni pubbliche, richiede uno sforzo iniziale non indifferente nella raccolta di tutte le informazioni, attenzione continua nell’aggiornamento delle stesse e apertura verso il cittadino. L’approccio deve essere simile a quello da tenere nei campi dell’usabilità: non importa quanto lavoro sia necessario, sempre e quando ci si metta nella prospettiva del cittadino/visitatore e si cerchi di offrirgli la migliore esperienza possibile di navigazione (ed informazione).
Le pubbliche amministrazioni stano applicando, chi velocemente chi meno, la trasparenza proposta dal recente decreto legislativo. Sia il plugin per WordPress che l’applicativo MIPA lavorano per lo stesso proprietario: il cittadino. Facilitando il lavoro delle pubbliche amministrazioni si faciliterà la creazione di un’opinione pubblica attiva e vigile, in uno scenario, la Rete, che non conosce nord e Sud, almeno sulla carta.
Onore al fotografo CC per la foto del post: @Doug88888